lunedì 2 giugno 2014

Danger Zone - The Early Dayz

Credo che avere la possibilità d'intevistare un artista atutto tondo come il buon Roberto Priori sia una cosa che non capiti tutti i giorni, già, anche epr un semplice quanto intenso escursus su una carriera che, leggete le parole qui sotto riportate, ha avuto un crescendo esponenziale di tutto rispetto. Nodo cruciale di questa breve chiacchierata telematica non potevano essere che i, per me grandiosi, Danger Zone aggueritissima band tricolore che, come giistamente sottolineato in sede di recensione, oltre a rappresentare una delle migliori espressioni nostrane in campo prettamente hard rock, sono stati queli che più di ogni altra formazione italica, riuscì all'epoca ad arrivare ad un passo dal siglare un contratto con più di una prestigiosa etichetta d\'oltreoceano anche se, il fato avverso, aveva riservato per loro tutt\'altro destino. Dal sogno americano inseguito per così tanto tempo, alla realtà, pur sempre dignitosa e anche più redditizzia, in seno ad una delle formazioni più in voga in campo pop, al ritorno al primo, e forse unico, amore, questa chiacchierata ripercorre i migliori anni della nostra vita fra sogni, speranze, rinunce forzate e, perchè no, conquiste, tutto naturalmente in nome della musica unico vero trade mark di una vita vissuta sempre al massimo come quella del buon Roberto a cui, com'è giust oche sia, lascio la parola...
(Roberto) Le radici del progetto DZ si sviluppano a partire dal 1981, dove si formò il primo lineup, che subì vari cambiamenti di formazione e nome fino a giungere nel 1983 al nome DZ con il primo demo "I'm waiting for you" e "Heart of Stone". Ci trovammo tramite annunci musicali su CIAO 2001 e varie amicizie scolastiche.

Scusami tanto, ma i Danger Zone sono stati la prima e vera esperienzac musicale per tutti voi,o qualcuno della band aveva avuto modo di cimentarsi in altre formazioni hard rock locali?
Quella fu la prima vera esperienza per tutti noi, anche perchè all\'epoca avevamo 15 anni!!

Come ho detto nella mia modesta recensione, voi siete stati i primi, e forse gli unici all\'epoca, a presentarsi in modo professionale ad ogni mossa discografica con tanto di ottimi servizi fotografici a spianare la strda, una peculiarità che mi fa comprendere che la vostra professionalità e la vostra dedizione alla causa fosse enorme, tanto quanto i vostri sacrifici, è così?
Assolutamente. L'impegno era sempre al 110 per cento. Anche dal punto di vista economico ci siamo sempre esposti al massimo delle nostre possibilità. I demo riuscivamo a farli in maniera professionale perchè all\'epoca cominciai a lavorare come fonico in studio, consentendomi di realizzare i demo a basso costo.

In che modo arrivaste al contratto con la Subrecord ed all\'incisione del vostro primo ed unico ep ufficiale "Victims of Time"?
Le nostre performances live nel 1984 convinsero la Subrecord ad investire sul gruppo, realizzando il MiniLP, che ottenne anche ottime recensioni su riviste come Kerrang! Ed altre molto autorevoli dell\'epoca.

Se non ricordo male, per "I'm waiting for you" venne registrato addirittura un video che ottenne qualche passaggio sulla nascente Videomusic, è così?
Si, realizzarono un video fuori di testa che adirittura venne censurato, ma malgrado ciò ottenemmo diversi passaggi ed interviste nello spazio heavy metal ( all'epoca c'era!) gestito da Clive, primo VJ di Videomusic!

Sai che quel disco fra i collezzionisti è valutato all\'incirca 250 euro? Ma all\'epoca di quelle registrazioni ti eri mai reso conto di star incidendo dei brani che, in futuro sarebbero diventati oggetto di spassionato collezionismo?
Si, l'ho saputo! Mah, noi eravamo molto istintivi e forse, nel 1984, anche parecchio avanti con i tempi. Non avevamo fatto nessun calcolo, c'era solo tanta voglia di dare il massimo.

In che maniera avvenne l'incontro con il mitico Giga che all'epoca militava negli Spitfire e viveva a Verona? E' vero che all'epoca fu addirittura audizionato il mitico Gianni della Cioppa? Riuscivate sempre a trovarvi per le prove, o in quel periodo si era stabilito nella vostra Bologna?
Dopo il disco, nel 1986, cambiammo lineup e subentrarono nuovi musicisti, e venne la voglia di fare ancora di più, tentare il grande salto. Cominciammo ad audizionare cantanti ma non trovammo nessuno in zona, quindi contattammo conoscenti da tutta Italia alla ricerca della persona giusta. Se non ricordo male, Gianni ci diede il nome di Giga ma non venne a provare da noi ma sai, è passato così tanto tempo! All'inizio Giga veniva a Bologna tutte le domeniche, poi dopo la realizzazione del disco con i produttori americani si trasferì da noi 5 giorni alla settimana.

Devo ammettere senza remora alcuna di essere da sempre molto attratto alle due demo che registraste fra il 1987 e l\'anno successivo, brani intensi, pregni di melodia e strutturalmente ineccepibili, in che maniera naquero brani stratosferici come "Telegram", "Take me or go"?
Quel periodo fu particolarmente produttivo, realizzammo due demo che ci diedero fiducia nell\'andare avanti. C'era una bella alchimia nella band, ogniuno dava il suo contributo e i risultati si sentivano.

Fu proprio il successo di quel disco che vi spinse ad accompagnare in tour i già clebri Saxon, è così?
Riuscimmo a fare da spalla ai mitici Saxon nel 1988, quando comunque avevamo già in tasca i biglietti per andare un mese negli States a vedere come era quel mondo che vedevamo solo attraverso i giornali.Fu molto bello e i Saxon guardarono il nostro concerto a bordo palco e alla fine vennero a farci i complimenti nei camerini, da non credere!!

In che maniera avvenne il contatto con conseguente proposta di management del all'epoca conosciutissimo tour promoter Francesco Sanavio?
Visto che i Saxon erano seguiti in Italia da Sanavio, loro parlarono bene di noi e lui ci contattò. Visto che la pensavamo allo stesso modo su molte cose, lui decise di produrci. La cosa richiese un anno di attesa, noi nel frattempo andammo comunque a fare un giro in america e a Los Angeles trovammo pure da suonare al Whisky a Go Go!

Cosa puoi raccontasrci delle fatidiche settimane passate in uno dei più rinomati studi di registrazione di Venezia sotto la super visione della triade Stefan Galfas, Jody Gray e Mark Cobrin?
Tra preproduzione, registrazione e mix, il progetto è stato realizzato tra Maggio e Dicembre del 1989, solo al Condulmer studio siamo stati almeno tre mesi!! Sicuramente è stata la esperienza professionale più impotrante che abbiamo mai fatto. Abbiamo pianto, imprecato, lottato, ma alla fine loro riuscirono a farci diventare una vera band. Una esperienza indimenticabile.

Ma è vero che i vostri manager all'epoca rifiutarono ben più di un contratto con qualche label dell\'epoca? Puoi svelarci qualche aneddoto se puoi?
Penso che l'errore fu di non accettare i primi contratti, anche se le offerte economiche erano più basse delle aspettative del nostro management. Ricordo che furono fatti molti nomi, ma noi eravamo abbastanza all'oscuro.

Tanti tentennamenti portato agli abbandoni forzati di qualcheelemento, ma è vero che all\'epoca vendeste tutta la strumentazione vostra per tentare l'ultima carta per gli showcases per i discografici nei clubs di Hollywood.
Si, dopo essere stati ad aspettare per 2 anni abbiamo deciso di andare di nuovo a LA vendendo quasi tutto per cercare di fare qualche showcase. Avevamo capito che stava diventando troppo tardi ormai...

Quali furono le band con le quali riusciste ad allacciare qualche rapporto d\'amicizia e con le quale divideste qualche momento di notorietà?
Direi nessuno, eravamo sempre in giro a vedere concerti, provare o suonare noi stessi. C\'era troppa competizione e non ci si parlava molto, in più noi eravamo italiani.....

Proprio sul più bello il fenomeno grunge arrivò a rubarvi anche l'ultimo sogno, cosa ricordi di quei giorni più bui? Quanto ti costò ritornare con i piedi per terra e ricominciare totalemnte tutto da capo?
Quando cominciammo a suonare parecchio ecco che i locali hanno cominciato a chiudere!!! I Nirvana avevano dettato i nuovi canoni e tutto il resto è stato spazzato via come da un uragano. In poche settimane si è visto un cambiamento incredibile. Capimmo che era finita un\'epoca.

Volgendo uno sguardo a quel periodo, pensi di avere più ricordi o più rimpianti? E se potessi, rifaresti tutto da capo?
Decisamente solo ricordi, grazie a Dio. Ho fatto tutto quello che potevo, anche di più e sono sereno per quello. Rifarei tutto non una ma mille volte ancora, magari cercando di non fidarmi più di certe persone.

Se non erro, ritornato in patria venisti contattato dal management degli 883, vero?
Si, dopo un anno che ero di nuovo a Bologna sono stato chiamato per una audizione e dopo un ora ero il nuovo chitarrista degli 883.

Un'esperienza nuova, magari distante da quella precedente, ma finalemnte la possibilità concreta di essere trattato da vero artista e finalmente vivere di musica, è cosi? Cosa puoi raccontarci di quesgli anni passati al fianco di Max Pezzali.
Ho passato degli anni molto belli con Max, pur vivendo un mondo musicale lontano dalle mie preferenze mi sono divertito molto e ho lavorato bene, grazie anche a lui che è una bella persona, veramente.

Quando ed in che occasione sei entrato a fare parte della Music Accademy diretta dal tuo grande amico Max Magagni?
Io e Max ci conosciamo da sempre, abbiamo anche lavorato insieme a LA per un certo periodo. Quando è tornato a Bologna con l\'idea di fondare una scuola nel 1999 mi sono subito unito al progetto.

Puoi parlarci del tuo primo album solista Avoid Yawed Flight?
Tutto è nato perchè avevo realizzato dei brani strumentali heavy su commisione di alcune televisioni americane nel periodo in cui stavo a LA, così dopo qualche tempo e su consiglio di amici ed allievi ho deciso di pubblicare quelli che più mi erano piaciuti.

A livello puramente artistico, com'è cambiato in tutti questi anni il modo di rapportarti alla musica suonata e concepita?
Non saprei, mi sento sempre in evoluzione ma il rock anni 80 è nel mio DNA!!

Ok Roberto siamo veramente alla fine, ti ringrazio nuovamente per il tempo che ci hai voluto dedicare, il finale è tutto tuo, concludi l'intervista nel modo che più ti aggrada... 

Visitate il sito dei Danger Zone nei prossimi mesi, ci saranno novità!!!
Grazie!!

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