domenica 18 maggio 2014

Duke Jupiter - White Knuckle Ride

Davvero curiosa la storia che si cela dietro al trascorso artistico dei newyorkesi Duke Jupiter, formazione a torto considerata come una meteora della scena melodica americana, e questo nonostante la pubblicazione di sette album ufficiali, quattro dei quali rilasciati sotto major, i primi tre per la Mercury, il quarto su CBS, espediente questo che ci fa capire quanto, all'epoca, dovesse essere più importante godere di una giusta esposizione mediatica, piuttosto che di un prestigioso contratto discografico.
“White Knuckle Ride” sesto sigillo ufficiale per i nostri, rappresentava per i nostri il classico disco della rinascita, con una band intenzionata a lasciarsi dietro il proprio trascorso artistico, non proprio idilliaco, e a cominciare una nuova carriera, e questo sia grazie all'ingresso del nuovo bassista Ricky Ellis, già dal vivo con i Lynyard Skynyard, che sostituiva il defunto George Barajas, un contratto di due album con la Marocco Records, sorta di sub label rock della ben più nota Mowtown Records, ed uno stile musicale sicuramente più fluido, e dal vago stentore AOR che si poneva come ipotetico trait d'union fra presente e passato.
Un album dai colori sgargianti e dai toni accesi, vario e ben congegnato, che si assesta comunque su ottimi sentieri compositivi, con la coppia Marshall Styler/Greg Walker, rispettivamente tastierista e chitarrista, che si dividono, non solo il ruolo di singer, ma anche quello di songwriter, all'interno di dieci tracce votate ad un melodic rock molto keyboard oriented che, spesso, sconfina su territori southern e classic rock, arrivando a tracciare un ipotetico filo d'Arianna che ci conduce al cospetto di formazioni più rinomate come 38 Specials, Van Zand e Rossinghton Band.Brani come l'ammiccante e provocatoria “Lady like you”, presente sulla compilation video di MTV “Solid gold”, caratterizzata da un memorabile refrain ed un imponente guitar work, il pomp rock di “Rescue me”, le armonizzazioni radiofoniche di “She's so hot”, o la stessa “Work it out” adombrata da suadenti escursioni rythm and blues, sono solo alcuni dei cardini sul quale si cementa il potenziale di una album che, sicuramente, meriterebbe almeno di essere riscoperto.
Nonostante le ottime premesse, ed il potenziale commerciale, l'album non andò oltre il posto 122 della classifica di vendite, la Marocco Records cessò la sua esistenza, e la band con il contratto per un ulteriore album, l'ancora ottimo “In the line of fire”, fu abbandonata al suo destino. Dovremmo aspettare il 2006 per una prima reunion, ed il 2010 per la ristampa ufficiale in cd dei loro album.
(Beppe Diana)

Release Date: 1984
Label: Marocco Records

Lien up:
Marshall James Styler - keyboards, vocals
Greg Walker - guitars, vocals
David Corcoran - drums
Rickey Ellis - bass



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