lunedì 2 giugno 2014

Crossbones - Fallen Angel

Ancora un’altra intervista con una delle band storiche che ha lasciato un segno indelebile all’interno della scena hard’n’heavy italiana, e che, grazie al proprio operato, ha aiutato a costruire un futuro fatto di certezze per le band che sarebbero venute dopo. La band di cui parlo sono i liguri Crossbones, solido quartetto costruito attorno al genio del talento chitarristico che risponde al nome di Dario Mollo, oggi mentore dei progetti Voodoo Hill e The Cage, nonché produttore di rinomata fama internazionale, che assieme a quella band seppe attirare attorno a se le attenzioni di personaggi di spicco della scena hard rock mondiale dell’epoca come il celebre produttore Kit Wolven, deus ex machina di Thin Lizzy, Urriah Heep e altri, nonchè del famoso tastierista Don Airey, solo per fare qualche esempio. Di sicuro fra i primi movers della scena metal italiana, i nostri riuscirono a pubblicare solo un vinile, ne esistono anche 500 copie in cd, di un album di solido hard rock fra reminiscenze di Rainbow e Deep Purple, per poi sparire in maniera ignobile dalla scena internazionale, inghiottiti dal tracollo finanziario che aveva fatto vacillare la loro etichetta Dischi Noi. Così grazie alla collaborazione con il simpatico Fulvio Gaslini, bassista e co-fondatore di quella storica formazione nostrana, ci siamo avventurati in questa intervista in un viaggio spazio/temporale che solo noi di Hard\'n Heavy potevamo proporvi. Come al solito buona lettura….. 

Ciao Fulvio, innanzitutto grazie per la disponibilità concessaci, partiamo subito con la prima domanda, come e quando nacquero i Crossbones?
Il gruppo nacque alla fine degli anni 70 con il nome Fireball, come nascono tanti gruppi di ragazzi di una stessa città. Poi dopo pochi anni il gruppo prese il nome Crossbones, e mi vide entrare nella line-up (primo elemento non abitante a Ventimiglia) intorno al 1983, giusto giusto per partecipare alla realizzazione della compilation "Metallo Italia". Nonostante il gruppo fosse composto di validi elementi, ci trovammo sulla stessa lunghezza d'onda solo io e Dario, (gli altri si volevano orientare verso la fusion....), e allora arrivò il cantante Fabrizio Cruciani (Vanexa, Knife edge), e si portò dietro Ezio Secomandi (Total Crash), entrambi della provincia di Savona, e da lì partimmo incidendo in Inghilterra "Italian Rock Invasion", dove conoscemmo Giorgio Veronesi (Black Swan), che più si adattava alla nostra linea, e veniva a sostituire Fabrizio, col quale purtroppo si erano verificati alcuni problemi (ma siamo rimasti cari amici ancora oggi). Di seguito, l'incisione del LP, e tutto il resto...

Toglimi una curiosità, ma i Crossbones erano solo un progetto personale di Dario Mollo, o una band a tutti gli effetti?
Dario allora, era già l'artefice della band, e devo dire che agli inizi gli ho dato una grossa mano, perchè come dicevo gli orientamenti non erano per nulla in linea con il resto del gruppo, ma i Crossbones, sono stati sempre una vera band, con Dario che era un po' la guida del gruppo come era giusto che fosse, e come si verifica spesso in parecchi gruppi, ma parlare di un progetto personale è completamente sbagliato... Altro discorso se si discute degli attuali "The Cage" e "Voodoo Hill", che sono realmente progetti di Dario, e avere collaborato con lui anche qui, mi ha fatto molto piacere.

Se non ricordo male, attorno al 1985/86 assieme ad altre band hard rock nazionali, come i torinesi Fil di Ferro e i bergamaschi Touch of Devil, siete stati gli artefici di un mega concerto all'Hammersmith Odeon di Londra, che flashback hai di quell’esperienza?
Sì, di seguito all'incisione di "Italian Rock invasion", c'è stata la rappresentazione live della compilation con i gruppi che hanno presentato il brano del disco insieme a qualche altro pezzo. E' stata un'esperienza bellissima, e ricordo che abbiamo tirato fuori una buona performance.. devo dire che il ricordo è sempre vivido...

Sbaglio, o fu il super quotato magazine Kerrang, che all’epoca era una sorta di Bibbia dell’heavy metal, a votare proprio i Crossbones come miglior band della manifestazione?
Anche qui non ti sbagli (devo dire che sei quasi più informato di me....), per l'esattezza, si era scritto dei Crossbones come migliore band, e di Giorgio Veronesi come migliore vocalist... e da lì, considerato anche il momento "no" con Fabrizio, ci fu la svolta che portò il cantante dei Black Swan nei Crossbones.

Fu sempre in quell’occasione che cominciaste ad intrecciare i primi rapporti con il famoso producer Kit Woolven? Su che base nacque la vostra collaborazione sia con (Keith) Kit che con il famoso tastierista Don Airey, sai all’epoca le male lingue parlarono di “raccomandati”…..
Kit ha lavorato anche con altri gruppi ma poi si è fermato con noi... e ci ha portato Don (nel gruppo non abbiamo quasi mai avuto un tastierista fisso), e anche Don ha continuato a lavorare con noi (vedi "The Cage"), e poi negli anni si sono aggiunti elementi del calibro di Tony Martin, Glenn Hughes... e Dario ha addirittura fatto una tourneè con Don e Graham Bonnet... (praticamente i Rainbow...). Mi sembra che non si possa parlare di coincidenze o raccomandazioni....

Personalmente amo da impazzire il vostro album di debutto, credo che quelle nove tracce siano delle perle sonore, un platter che secondo un mio modesto parere, era in grado di competere a testa alta con molteplici produzioni che all’epoca riempivano gli scaffali di molti negozi di dischi, tu come la vedi?
Per quegli anni è stato veramente un bel disco... Ancora oggi lo sento volentieri... Certo negli anni siamo migliorati, (e ci mancherebbe altro...). ma l'energia che sprigiona quel disco è davvero particolare...

Mi parleresti di “Fallen angel” e di “Fire”, brano che, fra l’altro, ti vede fra gli autori?
"Fallen Angel"..... suonicchiavo la chitarra, in una pausa di lavoro, seduto su uno scalino... ed è venuta fuori "Fallen Angel", che poi ho elaborato con Dario... Ancora oggi mi è capitato di suonarla con la mia band attuale (SHINE), e gira ancora bene. "Fire", invece nasce da un'idea di Dario, sulla quale ho dato il mio apporto lavorando sul testo, sulla melodia, e sugli arrangiamenti... un pezzo storico, che ha resistito dai primi passi dei Crossbones, a tutte le selezioni di pezzi per il disco...

Ma è vero che le backing vocals di brani come “Bad dreams” o di “Rock’n’roll” sono le tue? Hai mai pensato di appendere il basso al chiodo e di dedicarti anima e corpo al canto?
Se ti sente mia sorellla, che è insegnante di canto, e canta nel mio gruppo, ti uccide.... A parte che il basso è la mia vita e non lo sostituirei con nessuno strumento, e tanto meno con un microfono (poi, tutti i bassi che ho dove me li metto...!!!???), inoltre ti garantisco che come cantante non valgo quel gran che... sì... con i cori me la cavo, ma da lì ad essere un solista ce ne passa.... Io sono dell'idea che le cose o si fanno bene o non si fanno...

Recentemente ho letto da qualche parte che sia per "Promised Land" che per "Fallen Angel", furono registrati dei video filmati in un castello di Budapest, che ne è stato di quei nastri? Giacciono per caso in qualche cantina ammuffita?
No, di "Promised Land" non c'è nulla di video (a parte un concerto in Svizzera), ma "Fallen Angel" c'è eccome... ed è stato registrato proprio in quel castello a Budapest, che è la copia del castello di Dracula che si situa in Transilvania... erano stati costruiti identici... L'altro video, riguarda "Winter" che sarebbe poi l'Inverno di Vivaldi, dove Dario si è divertito a tradurre con la chitarra le note del violino...

Senti Fulvio, sbaglio quando dico che all’epoca l’etichetta Dischi Noi credeva molto nei Crossbones? Infatti per il vostro disco fu stampata anche la versione in cd (io ce l’ho!!!), invece poi la distribuzione del prodotto fonografico non fu proprio capillare, come mai?
L'etichetta era molto piccola, e con tutta la buona volontà, non è riuscita a tenere in mano la situazione a dovere.. comunque so che il disco in una maniera o nell'altra ha girato moltissimo e non solo in Italia....

Dato che il prezzo del vinile è alquanto esorbitante per molte tasche, non pensi che, visti i buoni rapporti che vi lega alla Frontiers records, magari sia il caso di rimasterizzare l’album in modo da renderlo disponibile a tutti coloro che non hanno mai potuto ascoltare l’album in passato?
Non so, con la cultura che si è sviluppata in questi tempi, se il disco potrebbe trovare molto mercato... ma dato che il master c'è, potrebbe essere un'idea... ne parlerò con Dario....

Quale fu il vero motivo dello split della band? Non pensi che, l’arrivare troppo tardi al debutto discografico, abbia giocato un ruolo importante nella decisione di porre fine a quel discorso musicale?
Certo, se conti che per arrivare all'album, abbiamo dovuto attendere 6 anni, anche se infrapposti da un paio di compilation, qualcosa ha contato certamente, ma secondo me sono stati anche i problemi legati al fatto di crescere, e trovarsi di fronte responsabilità alle quali non si poteva non fare fronte... è la vita...

Nel 1994 sei ritornato a farti risentire con il progetto in studio del chitarista Aldo Giuntini, un altro disco per me fondamentale, ed un altro buco nell’acqua, come mai?
Certo che se si deve pensare alle vendite in Italia, il buco nell\'acqua lo fanno in tanti.... Qui si vende Ramazzotti e compagni... Ma so da Aldo che ha avuto parecchi consensi soprattutto in Giappone....

Ma che fine ha fatto il cantante Charles Bowyer? Va bene che Tony Martin è sempre Tony Martin, ma quel ragazzo aveva una voce “della Madonna”, non trovi??!!!
Non te lo so dire, probabilmente Dario e Aldo ne sanno qualcosa in più... anche a me sentire uno con quella dote, che non abbia i riconoscimento dovuto, mi dispiace parecchio.... Ma vedi... in un disco conta comunque avere il nome, quello tira, e comunque bisogna dire anche che Martin è un fenomeno.... ha un timbro incredibile e delle linee melodiche fantastiche; possiamo dire di trovarci di fronte a due voci potenzialmente equivalenti, ma Martin ha anche dell'altro...

Sia i The Cage che il Giuntini project, annoverano fra le proprie fila due grandi chitarristi, secondo te che differenza credi ci sia a livello artistico fra Aldo Giuntini e Dario Mollo?
Innanzi tutto reputo Dario un chitarrista Rock, e Aldo un chitarrista Metal. Poi Dario è anche un produttore, arrangiatore, ingegnere del suono... insomma Dario non si può giudicare solo come chitarrista (e ce ne sarebbe già abbastanza...), poi io sono quello che è meglio che di Dario non ne parli... siamo troppo amici... Per me lavorare con Aldo è sempre stato un piacere, e anche Dario è molto legato ad Aldo. Nel campo del Metal più classico ha da dire la sua... questo è certo....

Senti Fulvio, ma quando suoni ti piace più mettere in mostra la tecnica o il feeling? Credi che in un musicista un mix di queste due elementi sia difficile da ottenere?
Io ho basato molto sulla tecnica, ma guai ad essere privi di feeling... la tecnica non servirebbe a nulla. Se uno non possedesse la tecnica... come farebbe ad esprimere il suo feeling...? E' una battaglia che non si deve giocare... uno ha bisogno dell\'altro... è come dire: "E' meglio avere una mamma o un papà?..." Credo che un bimbo abbia bisogno di tutti e due. Poniamo il caso che una persona debba scrivere un libro e abbia anche dei grandi argomenti e idee... se poi non conosce la sintassi cosa scrive? Fortunatamente non sono pochi gli strumentisti che hanno capito la cosa.

Jaco Pastoryus, Markus Miller e Rocco Prestia, quali di questi tre bassisti credi ti sia più vicino a livello di concezione musicale?
Non mi ispiro a nessuno di questi.. però voglio dire che Pastorius ha segnato un era... ha cambiato il modo di pensare il basso... Io ho nei miei geni di più le note di Chris Squire, Geddy Lee, Billy Sheehan, Mike Rutherford, Jeffrey Hammond Hammond, Glenn Hughes...

Sei un musicista di professione, o fai altro per vivere? In che progetti musicali sei coinvolto in questi ultimi mesi?
Direi che alla fine mi sono stabilito nel semi-professionismo. La scelta del professionismo, comprendeva anche il fatto di dovere suonare di tutto, magari tappandosi il naso, cosa che non mi è mai interessata per nulla, poi ho voluto (giustamente e fortunatamente) metter al primo posto la famiglia, e questo ha condizionato un po' la mia vita di musicista, comunque ogni tanto collaboro in alcuni dischi... Pensa, da poco ho finito di incidere per il secondo "Voodoo Hill" di Dario, dove alla voce c'è Glenn Hughes, che suona anche due pezzi (su undici) al basso, e alla batteria c'è Roberto Gualdi (P.F.M. Lucio Dalla, ecc...). Poi fra un po\' uscirà il terzo di Giuntini, inoltre, ho un gruppo (SHINE) con il quale ho anche inciso una complilation (originale) e un CD (covers). Quando c'è l'occasione si suona dal vivo e dato che ci prepariamo professionalmente vogliamo che anche il resto sia a quel livello, quindi meglio 4 date buone che 100 del cavolo... Naturalmente questo non basterebbe assolutamente per vivere decentemente.... Se vai sul Forum del sito http://www.megabass.it troverai parecchi interventi miei, sotto il nick "Black Tiger", e potrai farti un idea più ampia...

Grazie ancora per la tua disponibilità, e per concludere vuoi fare un saluto ai nostri lettori?
Un salutone Rock da uno che è trent'anni che suona quello.... eh eh eh eh eh.....

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